Il paese sulle sponde del fiume Isonzo dalla storia millenaria
Stando ai reperti archeologici risalenti al Paleolitico, alle Età del Rame, del Bronzo e del Ferro, all’era romana e all’Alto Medioevo, la città di Solkan sarebbe uno degli insediamenti più antichi della regione. Quel di Solkan è stato menzionato per la prima volta in un documento imperiale datato 28 aprile 1001 insieme a Gorizia, citando un castello con annesso un piccolo villaggio.
La Grande Guerra ha segnato profondamente la città, nei dintorni di cui avevano luogo feroci le Battaglie dell’Isonzo. Molti dei sentieri che portano verso le sommità adiacenti dei monti Škabrijel, Sabotin e Sveta Gora si snodano proprio lungo le antiche trincee e passano le caverne che tutt’oggi fungono da ricordo della Prima guerra mondiale. Il cimitero militare della Grande Guerra si trova proprio accanto al fiume Isonzo.
Siti d’interesse culturale e il ricco patrimonio
Il ponte di Solkan, l’inestimabile monumento tecnologico che da oltre 100 anni incanta i visitatori, è il simbolo più famoso della città. Il ponte ferroviario dall’arcata unica in pietra più lungo del mondo è anche uno dei più maestosi capolavori d’ingegneria edile a livello internazionale. Fu costruito nel 1906 per collegare la linea ferroviaria tra Gorizia e Jesenice.
Regna sovrano sopra Solkan anche il monte Sveta Gora, il santuario più grande della Slovenia occidentale. I visitatori rimangono esterrefatti dalla magnifica basilica con il convento dei frati francescani che ospita anche il Museo Mariano dove vengono raccolti e conservati numerosi reperti d’arte.
In passato, la città di Solkan era conosciuta per i mastri falegnami, arte che fioriva di più proprio nel periodo interbellico. A quel tempo ogni casa aveva un proprio falegname le cui eccellenti opere erano conosciute anche in luoghi distanti. A ricordare questo meraviglioso settore è stato eretto il monumento dedicato, appunto, agli artigiani locali, e aperta la raccolta etnologica sull’antica falegnameria di Solkan.
Il palazzo settecentesco di Villa Bartolomei, oggi ristrutturato in museo, preserva il ricco patrimonio della città.
Trova origine nell’area anche la famosissima rosa di Gorizia (anche radicchio di Solkan), conosciuta per i suoi cappucci tanto belli quanto rossi che rasentano, appunto, la rosa, simbolo della città di Nova Gorica. Il seme dell’ortaggio viene coltivato personalmente dai produttori e richiede un processo di coltivazione unico, le particolarità di cui si tramandano di generazione in generazione. Questa specie di radicchio, infatti, è considerata la verdura invernale più bella, ricca di sapori e antiossidanti utili alla salute.
Dove gli sport acquatici e adrenalinici sono di casa
Il fiume Isonzo, forse il corso d’acqua più incantevole dell’Europa centrale, è una vera e propria fonte di ispirazione nonché il centro della vita sportiva di Solkan. Oltre a attrarre numerosissimi sportivi ricreativi, il canale d’acqua di Solkan ospita regolarmente illustri gare internazionali di canoa/kayak. Gli amanti delle inebrianti scosse adrenaliniche possono trovare lo svago perfetto nel Soča Fun Park oppure cimentarsi nello bungee jumping dal ponte stradale unico della Slovenia.